Amore percepito/1
Posted by : don Roberto | On : 01-02-2014 | Comments (0)
Da qualche anno si sente parlare, d’estate, di “caldo percepito”. Da quel che ho capito si tratta della temperatura esterna avvertita da noi (dall’organismo? Dalla psiche? Da entrambi?), più alta di quella reale. Siccome la stessa categoria è stata applicata qualche settimana fa, in occasione delle bufere gelide che hanno sconvolto gli Stati Uniti, anche al freddo, ho provato a mettere la parola “percepito” accanto ad altre, per vedere l’effetto che fa.
Ho iniziato con “amore percepito”. Sono partito da un dato che potrebbe apparire contraddittorio: nel Vangelo Gesù ci dà il “comandamento” dell’amore. Si può amare per comando? L’amore non è forse un sentimento? e quindi o c’è nel cuore o non esiste! Come posso obbligarmi ad avere un sentimento? Se non provo amore per questa persona (anzi, magari provo proprio avversione) che cosa devo fare? E qui entra in gioco il concetto di “amore percepito”. Penso a quanti hanno come elemento fondamentale della propria professione quello di accogliere, di far sentire gli altri rispettati, coccolati, importanti: negozianti, impiegati a contatto con il “pubblico”, camerieri. E poi, ancora, tutti coloro che operano nelle strutture sanitarie: quanto fa bene al paziente il sorriso di un medico, il gesto di attenzione delicata di un infermiere, la consapevolezza di non essere trattati come numeri. E che dire di quanti operano nel settore educativo? Gli insegnanti, i preti, i genitori stessi… Capita,...