Siamo circondati da parolai. Parole, parole, soltanto parole…viene quasi in mente la canzone di Mina. Maestri nell’arte delle parole vuote sono i nostri politici: sparare un annuncio mirabolante dietro l’altro, nascondere la realtà, ritenere il cittadino un povero idiota che può bersi qualunque intruglio purché presentato con sguardo ammiccante e sorriso di circostanza sembrano essere le caratteristiche di un gruppo di detentori del potere i quali hanno come unico scopo quello di conservare il proprio potere. E noi, discepoli di Gesù? Siamo sicuri di non far parte della schiera dei parolai? Non sarà per caso che anche noi siamo parte della folta schiera di chi sostiene a gran voce le pubbliche virtù pur praticando senza ritegno i vizi privati? Il Vangelo parla chiaro: “Non chiunque mi dice “Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio…”. Gesù non usa mezzi termini. Riempirci la bocca di belle parole e la testa di grandi ideali serve a ben poco se poi non facciamo nulla per mettere in pratica ciò che diciamo di pensare. E qui torniamo a un discorso ovvio eppure così difficile: il valore dell’esempio. Non si possono chiedere sacrifici agli altri quando chi li chiede non ne fa mai. Non si può chiedere di vivere determinati valori se non ci si sforza di praticarli in prima persona. “Non amiamo con la lingua, ma con i fatti e nella verità”: è l’invito perentorio della prima lettera di san Giovanni apostolo. Il discepolo di Gesù deve distinguersi perché non si limita ad enunciare i principi del Maestro, ma li vive quotidianamente. Solo così le sue parole saranno veramente credibili. Di più: solo così noi diamo autentica credibilità al Signore, perché le persone si aspettano testimoni coerenti, non semplici megafoni di parole buttate al vento. Lo ammetto, è un mio difetto: quando una persona parla ed è incoerente con quello che dice mi costa tantissima fatica ascoltarla e pensare che comunque sta dicendo cose buone. Mi viene spontaneo ricercare altri maestri, per i quali le Parole di Gesù diventano davvero vita vissuta e non suoni vuoti, anche se molto belli. Ci aiuta il pensiero di saperci tutti in cammino, di non essere perfetti, di avere un Dio che ci sostiene nella nostra debolezza, che trasforma ogni giorno il nostro cuore. Ci incoraggia la presenza forte dello Spirito Santo, che riscalda le nostre anime e ci spinge sempre oltre i nostri limiti, dandoci il coraggio della testimonianza.
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