Anche quest’anno il Grest è finito.
È stata una dura battaglia, a colpi di sorrisi, risate, grida di incitazione, corse per la vittoria e allegria.
È vero, abbiamo avuto molti feriti, ma tutti si sono rialzati e sono tornati a combattere grazie al loro spirito eroico e all’eccellente personale dell’infermeria.
Ma non si può vincere una battaglia senza crederci fino alla fine, e tutti ci hanno creduto. Così siamo arrivati al termine delle tre settimane ricchi di nuovi ricordi, belli, colorati e felici, e di tante (tante tante tante tante) nuove sbucciature!
Da animatrice quale sono, posso dire che i bambini quest’anno sono stati stupendi: le loro lamentele durante le gite, le loro costanti richieste di acqua anche dopo 10 minuti di orologio di passeggiata, il fatto che si attaccassero gli animatori come sanguisughe per farsi trascinare… che cose sublimi!
A parte questo, sono stati anche in grado di ascoltare le indicazioni degli animatori, di mettersi in gioco, di essere rispettosi del prossimo, di rispondere a domande difficilissime su Topolino (consiglierei a tutti di leggerselo, ogni tanto!), di liberare la loro fantasia durante i bellissimi laboratori, colorando, ritagliando e chi più ne ha più ne metta.
C’è poi da dire che hanno sopportato per tre settimane uno scatenatissimo staff di animatori, che si trasformavano, a seconda del bisogno, in famigerati generali d’esercito, in dolci infermiere/i, in camion da trasporto, in attori da baraccone (abbastanza scarsi a dire il vero!), e in amorevoli fratelli maggiori.
E poi c’erano anche don Gigi e don Roberto, sempre disponibile e in mezzo ai bambini, supervisionando dall’alto lo svolgersi del pomeriggio.
Grazie a tutte le persone che hanno pregato per questo Grest e che hanno contribuito alla sua buonissima realizzazione, non si poteva davvero chiedere di meglio!
Ma non per questo bisogna smettere di impegnarsi, perché sono sicura che il Grest dell’anno prossimo sarà ancora più bello se lo spirito rimarrà questo!
Perché, alla fine, per quanto queste cose siano importanti e contino, non importano più di tanto la fantasia di giochi nuovi, chi vince alla fine, le ferite, o le scaramucce che ci sono sempre quando si gioca. L’importante è stare bene insieme, “Everybody” (il titolo del Grest di quest’anno), rispettandosi a vicenda, rendendosi conto che non si è soli, che siamo in tanti, e che tanti è meglio di uno, e possiamo fare tante cose belle, divertendoci e passando tre settimane in allegria, grazie anche all’aiuto di Lui, che non smette mai di guardarci e di starci accanto.
Grazie a tutti di tutto e… all’anno prossimo!
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