Perché ci arrabbiamo quando troviamo i marciapiedi della nostra stupenda città pieni di escrementi di cane? Perché ci viene spontaneo inveire contro i padroni maleducati e contro quelli che dovrebbero far rispettare le varie ordinanze comunali, ma non si vedono mai? Dovremmo invece ringraziare il Signore se non altro perché non vengono portati a passeggio i gatti. E poi… perché non provare a trovare anche in questa situazione qualcosa di buono? Gli slalom con cambi repentini di traiettoria per evitare all’ultimo momento il “regalino” (che si moltiplica per diversi passi se qualcuno ha già avuto la gioia di metterci un piede) ci invitano a pensare al peccato e a quanta perizia dobbiamo usare tutti i giorni per evitarlo. E se dovesse capitarci di non essere stati sufficientemente attenti, la pulitura delle scarpe (soprattutto se non hanno una suola liscia) sarà un’esperienza talmente orrenda da farci riflettere seriamente sulle conseguenze nefaste del peccato sulla nostra vita e sull’importanza di combatterlo con tutte le nostre forze per evitare i miasmi mefitici dell’Inferno. Ancor di più dovrebbero meditare quelle mamme che osano usare carrozzine e passeggini o quelle anziane che vanno a far la spesa con il carrellino: quando si vedono costrette a scendere in mezzo alla strada o quando (soprattutto con le carrozzine che limitano la visuale anteriore) centrano in pieno con una o più ruote il grazioso frutto canino (anche se, in alcuni casi, viene il dubbio che sia stato lasciato da un vitello, vista la quantità) hanno la possibilità di riflettere sugli inutili orpelli di cui riempiamo la nostra vita e che, invece, non sono per nulla indispensabili. Perché usare passeggini, carrozzine, carrellini quando il Signore ci ha dotato di due robuste braccia per portare i bambini e i sacchetti della spesa? E se proprio un’anziana non ce la fa a portare tutti i sacchetti faccia più viaggi casa-mercato, chè camminare fa bene alla circolazione del sangue! Ci sarebbe così davvero l’opportunità di distaccarci dalle cose materiali che impoveriscono la nostra vita e ci rendono dipendenti, non permettendoci di esprimere tutte le nostre capacità. E ancora… perché camminare guardandosi in giro, caso mai si veda qualche conoscente da salutare o, peggio ancora, ammirando il cielo azzurro, le montagne, gli stupendi scorci di lago, i fiori delle aiuole (dove, comunque, i cani sono di casa e i padroni non hanno nemmeno improbabili crisi di coscienza visto lì c’è l’erba che, si sa, ha bisogno di essere concimata); tutte cose che distraggono dalla strada per arrivare alla meta. E questa, per un cristiano, è una meditazione fondamentale perché la meta è il Paradiso e la via che ci porta ad esso è Gesù.
Si potrebbe continuare con queste meditazioni sulle deiezioni canine. Per esempio con quella, fondamentale, su ciò che in realtà siamo, nonostante tutte le arie che ci diamo. Tutto questo, ovviamente nulla toglie alla totale mancanza di educazione di certi proprietari di cani né al totale disinteresse nei confronti di cittadini e visitatori da parte di chi dovrebbe mantenere pulita e ordinata la città, ma pazienza…
Alla fine possiamo sempre consolarci con quella frase di De Andrè: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. Buone meditazioni a tutti!
P.S. Questa volta ho usato un po’ di ironia, ma qualche spunto di meditazione ci può essere lo stesso!!
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