Auguri don Roberto!
Don Roberto Pandolfi ha festeggiato i 25 anni di sacerdozio: il nostro Parroco, infatti, è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1988.
La nostra comunità ha ricordato questo importante anniversario domenica 16 giugno alla S. Messa delle ore 10.00, concelebrata da don Titino, don Roberto Bartesaghi e don Enea. Moltissimi i parrocchiani presenti, che hanno manifestato a don Roberto la loro riconoscenza per il ministero svolto e soprattutto per aver trovato in lui un vero padre e pastore.
Servire, stupirsi, sperare, sorridere
Da parte sua, don Roberto ha incentrato l’omelia sulla figura del sacerdote, evidenziando quattro verbi che dovrebbero costituire altrettante parole d’ordine per ogni prete: anzitutto servire, perché ogni sacerdote è chiamato a servire Dio e i fratelli. Poi stupirsi: delle meraviglie che il Signore semina nella nostra vita, ma anche delle cose brutte, perché di fronte al male non si può restare indifferenti, ma è giusto scandalizzarsi.
Sull’esempio di Gesù che, come narra il Vangelo di questa domenica, perdona la peccatrice, il prete deve inoltre sperare per poter a sua volta dare speranza agli altri e offrire un’altra opportunità a chi ne ha bisogno. E infine sorridere: perché un vero annunciatore della Buona Novella non può presentarsi con il broncio!
Benedicat tibi Dominus!
Dopo la Comunione i bambini e i ragazzi presenti hanno intonato la Benedizione di S. Francesco a Frate...
“A te che importa?” Papa Francesco ha svolto la sua omelia durante una S. Messa celebrata recentemente a S. Marta partendo da questa domanda rivolta da Gesù a Pietro che si era immischiato nella vita del discepolo Giovanni, “quello che Gesù amava”. Pietro, ha sottolineato il Pontefice, ha “un dialogo d’amore” con il Signore, ma poi il dialogo “è deviato su un altro binario” e soffre anche lui una tentazione: “mischiarsi nella vita degli altri”. Detto più “volgarmente”, ha osservato il Papa, Pietro fa il “ficcanaso”.
Troppe chiacchiere, anche tra i cristiani!
Francesco si è dunque soffermato su due modalità di questo mischiarsi nella vita altrui. Innanzitutto, “la comparazione”, il “compararsi con gli altri”: questo ci porta all’amarezza e anche all’invidia, ma “l’invidia arrugginisce la comunità cristiana”, le “fa tanto male”, il “diavolo vuole quello”. La seconda modalità di questa tentazione, ha soggiunto, sono le chiacchiere: si comincia con “modalità tanto educate”, ma poi si finisce “spellando il prossimo”.
“Quanto si chiacchiera nella Chiesa! Quanto chiacchieriamo noi cristiani! La chiacchiera è proprio spellarsi, eh? Farsi male l’un l’altro. Come se volesse diminuire l’altro, no? Invece di crescere io, faccio che l’altro sia più basso e mi sento grande. Quello non va! Sembra bello chiacchierare… Non so perché, ma sembra bello. Come le caramelle di miele, no? Tu ne prendi una –...
E’ una vera novità: un sito tutto della parrocchia di San Giuliano a Como.
Per tenersi aggiornati sulle attività, per conoscere meglio i diversi gruppi. Per informarsi e riflettere.
E’ facile da usare e piano piano può essere solo migliorato!
Buona navigazione!
Sabato 27 Aprile dalle 18 in oratorio si ritroveranno come di consueto i gruppi famiglia.
La riflessione sarà tenuta da Don Roberto sul tema tratto dal Vangelo di Luca che qui riportiamo.
Vangelo di Luca
Tentazione nel deserto
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dalla Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei quaranta giorni, ma, quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: ‘Non di solo pane vivrà l’uomo’”.
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: “Ti darò tutto questo potere e la gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: ‘Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto’ ”.
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose nel punto più alto del tempio e gli disse: “Se tu sei il Figlio di Dio, géttati giù di qui; sta scritto infatti: ‘Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano’ ; e anche: ‘Essi ti porteranno nelle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra’ ”. Gesù gli rispose: “ E’ stato detto: ‘Non metterai alla prova il Signore Dio tuo’ ”.
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò...
E’ Jorge Mario Bergoglio il nuovo Papa, il 266esimo della storia della Chiesa Cattolica. Prende il nome di Francesco I. E’ anche il primo pontefice latino-americano. L’annuncio del cardinale protodiacono Jean Louis Tauran dalla finestra della loggia delle benedizioni di Piazza San Pietro.